Cagnolina si prende cura dei suoi cuccioli

Cagnolina con una paralisi alla zampa anteriore si prende cura dei suoi quattro cuccioli: una volontaria le salva la vita

Gli animali randagi hanno una vita difficile, perché non hanno nessuno che si prenda cura di loro. Per questo motivo, ogni giorno devono andare alla ricerca di cibo e di un posto caldo in cui potersi riparare. Ma, spesso questo non basta, perché gli incidenti sono sempre dietro l’angolo ed è facile che succeda qualcosa che danneggi la loro vita. La situazione è ancor più complicata per le cagne incinte e per i loro piccoli, perché quest’ultimi hanno bisogno di molta assistenza e portano la loro mamma allo sfinimento, che non hanno nessun aiuto dall’esterno. Un esempio è questa cagnolina, che pur di proteggere e crescere i suoi cuccioli, è completamente incurante della sua zampa e continua a trascinarla a terra.

Cagnolina si prende cura dei suoi cuccioli

La zampa paralizzata non ha ostacolato la cagnolina nel suo ruolo di mamma

Accade a Taranto, dove una volontaria, di nome Teresa, era in viaggio con suo marito. In autostrada, hanno deciso di fermarsi ad una stazione di servizio, dove, alle spalle di questa, la donna si è accorta di una cagnolina randagio con i suoi quattro piccoli di seguito, di circa 2 mesi. L’animale era molto trascurato, aveva la rogna e sembrava aver perso la funzionalità della zampina anteriore. Così, senza pensarci due volte e con il consenso del suo compagno, cambiano meta.

Cagnolina si prende cura dei suoi cuccioli

La coppia carica la famiglia canina in auto e si dirigono a Bari, per portarli presso una clinica veterinaria. I medici visitano tutti e quattro i cuccioli che, per fortuna, erano tutti in salute. I piccoli avevano solo una forma lieve di rogna, ma nulla che una buona terapia non potesse curare.

Cagnolina si prende cura dei suoi cuccioli

Per quanto riguarda la loro mamma invece, secondo i dottori aveva subito un trauma da investimento, che le aveva causato una lesione a livello del plesso brachiale, cioè i nervi che innervano l’arto anteriore. Nonostante questa disabilità Stellina, così l’hanno chiamata i volontari, trova la forza ogni giorno di alzarsi e di prendersi cura dei suoi figli.

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