Lorenzo FedericoL’istinto materno di questo cane che si è aggrappato al suo bambino per proteggerlo ha salvato la vita a entrambi. Il cucciolo e il cane stavano per essere soppressi.
Una storia commovente con protagonista un cane Pitbull che si aggrappa al suo cucciolo per difenderlo dalla crudeltà umana. La proprietaria del cane e la sua famiglia non li volevano più. Per questo motivo ha deciso di chiamare il canile per farli addormentare senza motivo. Fortunatamente un miracolo ha salvato le loro vite da questo crudele e triste destino.
L’eutanasia animale purtroppo negli ultimi tempi è sempre più praticata. Perchè molte persone senza cuore se cosi si vuol chiamarle, la scelgono come via d’uscita alternativa all’abbandono del proprio animale domestico. Questo è quello che è successo al Pitbull e al suo cucciolo. La sua famiglia non lo voleva più e ha scelto questo metodo per sbarazzarsene.
Senza malattie o cause valide, questa persona ha deciso di chiamare il canile per prendere il cane e il suo cucciolo che aveva solo poche settimane. Per metterli a dormire per sempre.
Tuttavia, l’istinto materno del Pitbull ha commosso tutti i collaboratori del luogo. Si è aggrappata al suo cucciolo con tale forza e dedizione da riuscire a cambiare in fretta il suo destino.
Geiselle Padilla è diventata la guardiana del cane Pitbull e del suo cucciolo. Lei stessa ha raccontato la storia di come ha salvato dalla morte quei bellissimi esseri. La zia e la madre di questa donna sono animaliste. Per questo ad un certo punto l’hanno invitata ad offrire uno stallo temporaneo al cane ed al suo cucciolo.
È stato attraverso FundaDog, un’organizzazione per i diritti degli animali, che Geiselle ha appreso la storia del pitbull e del suo bambino. L’hanno chiamata per parlarle del caso e per vedere se poteva accoglierli, cosa che lei e suo marito hanno fatto immediatamente. Tuttavia, c’era un fattore chiave che ha creato una linea sottile tra la vita e la morte per questi due cani.
Geiselle e suo marito erano in vacanza a Città Del Messico quando hanno ricevuto la chiamata. Attraverso la quale hanno appreso la storia del cane che si è aggrappato al suo bambino per salvargli la vita.
I volontari del rifugio gli hanno raccontato come il peloso tenesse il bambino in bocca e cercasse di proteggerlo a tutti i costi. Era come se sospettasse il pericolo che li attendeva.
Il rischio stava nel fatto che i due coniugi avevano il viaggio di ritorno giovedì e l’eutanasia era prevista per venerdì. Se ci fosse stato qualche problema che posticipava anche di un giorno il ritorno, per i due cani non ci sarebbe stato scampo.
La coppia è arrivata giovedì sera, quindi la speranza sembrava persa. Pertanto, il giorno dopo si sono alzati presto per evitare il destino fatale dei pelosi. Tutto era pronto per eseguire la procedura, ma la coppia lo ha interrotto con un sonoro “No” e con le lacrime agli occhi.
Spiega Geiselle in un post di FundaDog sui social:
Tanta la rabbia, quando l’hanno presa con il collare per cani senza conoscere il suo destino. Lei ha preso con forza il suo unico cucciolo e non lo ha lasciato andare. Lei, pur non sapendo dove stesse andando, non l’avrebbe mai lasciato solo, si è aggrappata a lui come l’unica cosa che le era rimasta.
Geiselle e suo marito sono riusciti a salvare la vita del cane e della sua prole. L’atteggiamento iperprotettivo del Pitbull verso il suo cucciolo però faceva pensare che non si sarebbe generato un buon rapporto tra i due cani e il loro Husky che li attendeva a casa. Tutto fortunatamente è cambiato quando il Pitbull si è sentita al sicuro.
Una volta tornata a casa, il cane ha permesso alla sua nuova famiglia di entrare in contatto con il suo bambino.
Quando abbiamo aperto il furgone, è entrata da sola con il suo bambino, è allora che abbiamo visto che sarebbe andato tutto bene.
Gli ci sono voluti solo 3 giorni per adattarsi con noi e 2 settimane per vivere con l’Husky. Io adesso sono incinta e al Pitbull piace stare sopra la mia pancia.
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Cristiano Vizzo
Valentina Guerrieri
