I canili sono pieni di pelosi che hanno bisogno di una famiglia, di qualcuno che li ami e che si prenda cura di loro. Purtroppo, non tutti hanno la fortuna di essere scelti da qualcuno e restano per anni in queste strutture. Più passa il tempo e più è difficile essere adottati, non solo per l’età, ma anche perché tutti si chiedono come mai non sia ancora stato adottato e quindi probabilmente c’è qualcosa che non va in lui/lei. Questo è quello che è successo ad una cagnolina sorda, che è rimasta per più di 500 giorni in un rifugio, fino a quando una brava donna non decide di cambiare il suo destino.
Cagnolina sorda sfrutta questo disagio a suo vantaggio ed impara a gestire lo stress
Dopo aver vissuto come randagia per diversi anni e aver subito sfruttamento per la riproduzione, una cagnolina, poi chiamata Butterfly, è stata portata al rifugio di Chicago. La sua permanenza al rifugio è durata oltre 500 giorni. Quando è arrivata aveva circa 5 anni e portava con sé i segni del suo passato da randagia. Presentava sovrappeso di 17 chili e gravi problemi di ansia.
Dopo 553 giorni, il destino di Butterfly ha avuto una svolta positiva quando Sue Naiden, presidente della Trio Animal Foundation, ha deciso di accoglierla nella sua casa. Ha ricevuto numerose cure ed interventi chirurgici necessari per il suo miglioramento fisico, ed è così che è iniziata la nuova vita. Le passeggiate con la sua nuova mamma adottiva le davano gioia e ha trovato un buon equilibrio con gli altri cani e con il team di cani da terapia della fondazione, che l’ha aiutata ad adattarsi meglio.
Il legame tra Butterfly e Naiden si è rafforzato, ancor più quando la donna ha scoperto la sua sordità. Da questa “debolezza” è nata un’opportunità: Butterfly è diventata un membro essenziale del team di cani da terapia della TAF, emergendo come uno degli elementi più efficaci. La sua incapacità di percepire gli abbai le ha permesso di mantenere la calma in situazioni stressanti, aiutando gli altri cani a superare momenti difficili.