Vincenzo MazzeiSembrerebbe quasi un sogno ad occhi aperti, ma si tratta di pura e semplice realtà. In Olanda non esiste più il problema dell’abbandono o della vita in strada dei cani. Ma come è stato possibile tutto ciò?
Il paese è riuscito ad attuare un piano ben studiato che, sorprendentemente, ha portato i risultati sperati e che speriamo un giorno possa essere lo stesso anche nel resto del mondo, compresi noi. Vediamolo assieme nel dettaglio.
Il continente Olandese ha intrapreso la sua personale battaglia contro il randagismo e l’abbandono già a partire dal XX secolo, mettendo in atto a mano a mano sempre più iniziative.
Una tra queste si è rivelata essere quella vincente: si tratta del metodo PSVIR, ossia prelevare, sterilizzare, vaccinare, identificare e restituire. Tutte queste parole, non a caso, identificano tutte quelle che sono le migliori procedure per scongiurare il randagismo e l’abbandono nelle strade di animali domestici.
Tutto ha avuto inizio con delle piccole manifestazioni pubbliche atte a coinvolgere e mettere a conoscenza la popolazione della serietà del problema. Un esempio possono essere le giornate della sterilizzazione obbligatoria e gratuite, le quali hanno riscosso un successo inatteso, ma sperato.
Anche il governo olandese, ovviamente, si è rimboccato le maniche. Nel corso degli anni, infatti, ha approvato diverse leggi con lo scopo di punire chi maltratta o decide di abbandonare un cane: la pena può variare da tre anni di carcere fino a quasi 20.000 euro di multa!
Inoltre, l’Olanda si è impegnata anche a promuovere l’adozione di cani meticci anziché di razza (dal momento che i primi sono quelli maggiormente propensi a finire per strada). Come? Aggiungendo delle tasse a chiunque acquisti un cane di razza, mettendolo così nella condizione di fare una scelta più consapevole.
Che dire, quindi, una storia che fortunatamente ha avuto il lieto fine tanto sperato e, possiamo dire, sudato. Ci auguriamo con tutto il cuore che ciò possa accadere, un giorno, anche alla nostra bella nazione!
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Anna La Riccia
