un cane di nome Keiko

Nessuno sembrava volerla aiutare: questa cagnolina era piena di ferite e soffriva moltissimo

Era sola abbandonata e indifesa contro un mondo che sembrava volerle solo male. Questa cagnolina ha davvero rischiato la vita perché nessuno voleva aiutarla era al lato di una strada strafficata e centinaia di persone sono passate di lì non curandosi di lei. Questo fin quando non arrivarono dei ragazzi volenterosi che non riuscirono a passare indifferenti alla cosa. Decisero di salvare la pelosetta e di riprendere tutto con il loro cellulare. A dimostrazione del fatto che con poco si possono davvero salvare delle vite e non bisogna mai far finta di niente di fronte a chi sta soffrendo ed ha bisogno di aiuto. Ecco che, così, questa cagnolina ora ha la vita salva. Vediamo insieme come è successo.

Una cagnolina di nome Keiko che si trova in pessime condizioni

La pelosetta, che ora si chiama Keiko ed è in buone mani era ridotta pelle e ossa. Piena di ferite, malnutrita e disidratata stava al lato della strada quasi aspettando la sua ora. Sì, cari lettori, ormai aveva gettato la spugna. Così, quando qualcuno si fermò ad aiutarla neanche riusciva a crederci.

Avendo sempre sofferto nella vita, non pensava che quelle persone erano lì per farle del bene. Così, quasi le voleva mordere. Provava dolore, soffriva e si sentiva vulnerabile. Non poteva permettere a nessuno di toccarla.

Un cane di nome Keiko in una clinica

Ma fortunatamente i due giovani con molta pazienza hanno fatto sì che arrivasse fino in clinica. Qui, notarono quanto fosse grave la situazione. Le sue ferite erano infiammate ed infette iniziarono a darle delle terapie oltre che degli anti dolorifici.

Dopo qualche giorno la pelosetta era già in grado di camminare con le sue tenere zampette. E, dopo giorni di cure e monitoraggio sembrava essere una cagnolina tutta nuova: la trasformazione era evidente.

Le ferite erano quasi sparite ma, per permettere ciò, hanno dovuto anestetizzare Keiko e pulirle le ferite come se fosse un’operazione chirurgica. Insomma, un grazie non basta per queste persone dal cuore d’oro, che hanno permesso alla piccola di aver euna nuova vita.