Pescatori trovano una tartaruga ricoperta da cirripedi

Pescatori trovano una tartaruga Caretta Caretta ricoperta di cirripedi

Spesso i pescatori, nelle loro reti, acchiappano involontariamente particolari specie marine. Questa volta, ad essere caduta in una rete da pesca, è una tartaruga della specie Caretta Caretta, una delle più diffuse al mondo. Il rettile è stato ritrovato nell’oceano Pacifico, che bagna le coste dell’Australia. La tartaruga aveva il guscio ricoperto di cirripedi, ma i pescatori hanno cercato di aiutarla, cercando di migliorare il suo stato di salute.

Pescatori trovano una tartaruga ricoperta da cirripedi

Una tartaruga Caretta Caretta viene pescata nelle acque della Tasmania: aveva il guscio pieno di cirripedi

Un giorno, dei pescatori, tra le acque dell’oceano Pacifico, sulle coste della Tasmania, hanno trovato una tartaruga marina, della specie Caretta Caretta, che normalmente non popola quelle acque. Si trattava di un esemplare molto grande, tanto da pesare 220 Kg. Le sue condizioni di salute non erano ottimali, e lo si poteva constatare da tutti i cirripedi che erano depositati sul suo guscio e dalla insolita localizzazione. Inoltre il rettile sembrava molto affaticato, a tal punto da non riuscire nemmeno a tuffarsi in acqua.

Pescatori trovano una tartaruga ricoperta da cirripedi

Marine Conservation Program (MCP) è il gruppo che ha soccorso la tartaruga dopo che i pescatori l’hanno liberata dalla rete. Questi si sono occupati dell’animale, monitorandolo tutta la notte, e l’indomani lo hanno portato da un medico veterinario. Quest’ultimo ha sottoposto la tartaruga ad una radiografia, per escludere un’eventuale presenza di residui di plastica nelle stomaco. Infatti, questi animali sono soliti ingoiare oggetti di plastica, poiché li confondono spesso per meduse, animali di cui si nutrono.

Pescatori trovano una tartaruga ricoperta da cirripedi

Per fortuna non è emersa nessuna anomalia dalle radiografie. Successivamente il medico ed il suo staff, hanno rimosso i cirripedi dal suo corpo, uno per uno, e gli hanno somministrato dei fluidi per idratare l’animale. Dopo un breve periodo d’osservazione l’animale verrà rimesso in libertà, nel suo habitat naturale.

LEGGI ANCHE: L’eroico gesto di Arron Culling: il ragazzo di Greymouth che ha salvato due tartarughe marine in Papua Nuova Guinea