Congedo parentale per gestire una cucciolata

Proprietaria di una cagnolina costretta a chiedere un congedo parentale per gestire la mega cucciolata appena nata

Ad una donna è stato concesso il congedo parentale per poter gestire l’enorme cucciolata del suo cane. La sua cagnolina ha dovuto affrontare una gravidanza difficile, a causa della numerosità dei cuccioli, peraltro, sottostimata dal medico veterinario. Alcuni hanno pensato che era una scusa per non andare a lavoro, ma in realtà, la neomamma aveva davvero bisogno di aiuto. La cagnolina non poteva gestire da sola tutti quei cuccioli.

Congedo parentale per gestire una cucciolata

Concesso congedo parentale ad una donna per potersi prendere cura di 17 cuccioli

In Canada, Laurie Jansen, una donna dell’Alberta, è proprietaria di una bellissima cagnolina, di razza Bovaro del Bernese, di nome Freya. Dopo essersi accoppiata con un Barboncino, di nome Max, la piccolina rimane incinta ed affronta una gravidanza abbastanza rischiosa.

Congedo parentale per gestire una cucciolata

Laurie è una proprietaria molto premurosa, ma anche ansiosa, infatti portava ripetutamente Freya ad effettuare le visite di controllo dal medico veterinario. Tutto sembrava procedere per il verso giusto, e secondo il dottore la cagnolina portava in grembo una decina di cuccioli, ma si sbagliava, e non di poco.

Al momento del parto fu una sorpresa per tutti, Freya diede alla luce ben 17 cuccioli, tutti vivi e con il mantello nero. In media una cagnolina di quella razza, al primo parto, fa circa 8-9 cuccioli, ma il Bovaro ne fece il doppio. Un caso quasi da record, se non fosse che il Guinnes World Record è stato stabilito nel 2004, quando un Mastino Napoletano partorisce 24 cuccioli.

Congedo parentale per gestire una cucciolata

La donna era sconvolta ed anche un po’ spaventata perché non sapeva come si gestissero tutti quei cagnolini. Due cuccioli però, purtroppo non ce l’hanno fatta, ma questo è normale in cucciolate numerose. Tuttavia, Laurie e Freya hanno comunque cresciuto 15 cuccioli, e non appena raggiungeranno i due mesi di vita saranno adottabili. I piccoli saranno affidati solo a persone referenziate, in grado di occuparsi di un Bernedoodle, e dargli tutto l’amore che merita.

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