Il 13 Marzo di quest’anno, il cane Luno è stato vittima di una spiacevole avventura. Era in areoporto con la sua mamma umana, stavano partendo, ma qualcosa è andato storto.
Nonostante il Luno avesse tutti i documenti e le certificazioni veterinarie. C’è stato un problema con l’identificazione del suo numero di microchip. E, per questo motivo, la dogana ha deciso di fermare il suo viaggio e trattenerlo.
![Raccolta firme per Luno, il cane trattenuto in areoporto dalla dogana](https://www.365animali.com/wp-content/uploads/2022/05/cane77-1.jpg)
La notizia è subito diventata virale, poiché la sua mamma ha lanciato sul web un appello di aiuto disperato. La donna esattamente dal 13 marzo dorme in aeroporto a Madrid. Diverse associazioni animaliste si sono interessate alla vicenda, tra cui AGERAA , l’associazione che sta cercando di aiutare a risolvere questo pasticcio legale.
Non è chiaro come sia potuto succedere questo e non è chiaro nemmeno come sia riuscito a salire sull’aereo nel suo paese di origine, in Costa Rica. Ma quando è arrivato a Madrid, i controlli sono stati più rigidi.
![Raccolta firme per Luno, il cane trattenuto in areoporto dalla dogana](https://www.365animali.com/wp-content/uploads/2022/05/cane33-1-1024x502.jpg)
Le opzioni che offrono ad Andrea, la sua proprietaria, non sono praticabili. Sia AGERAA che l’ufficio legale della PACMA si sono impegnati per cercare di imporre un po’ di flessibilità e criterio. Potrebbero mettere il cane in quarantena e impiantare poi il chip, come si fa per i cani dei profughi ucraini che arrivano con i loro animali.
È in corso una raccolta di firme, per cercare di sostenere Andrea e il povero Luno. Nessuno dice che sia corretto impedire l’ingresso del cane se non rispondente ai requisiti di legge. Ma dato che il problema è un errore umano, sarebbe opportuno risolvere la situazione quanto prima.
![Raccolta firme per Luno, il cane trattenuto in areoporto dalla dogana](https://www.365animali.com/wp-content/uploads/2022/05/cane55-1024x502.jpg)
Pare che, il 25 marzo, un giudice ha accolto il ricorso presentato dall’avvocato dell’AGEERAA. Non è ancora potuto tornare a casa tra le braccia della madre, ma sono arrivate le prime buone notizie. Sembra che qualcosa si inizia a muovere!
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