un ocelot e un bradipo

Uno scontro degno di un film Marvel: un Ocelot combatte contro un Bradipo

Amici miei e cari lettori oggi vi mostro qualcosa di davvero incredibile e che vi lascerà a bocca aperta. Non vedevo l’ora, infatti, di presentarvi lo scontro del secolo, migliore di un qualsiasi film della Marvel. Ma qui, non parleremo di alcun supereroe immaginario, bensì di due creature realmente esistenti sulla faccia della terra e che mai avremmo pensato si potessero scontrare. Infatti, le vediamo come molto diverse tra loro e con un carattere, soprattutto, agli atipodi. Ecco perché ci sembra strano non solo vederli nello stesso filmato ma, addirittura, catturare le immagini di una loro battaglia. Di chi sto parlando? Bè, signore e signori, di un Bradipo e di un Ocelot.

un bradipo contro un ocelot

Si, avete capito benissimo, queste due specie completamente diverse vivono nello stesso habitat naturale. E, questo, qualche volta li porta a scontrarsi l’uno contro l’altro. I Bradipi, si sa, sono esseri molto strani. Si trovano tra gli alberi delle foreste pluviali dell’America centrale e meridionale. Vivono lentamente, prendendosi tutto il tempo necessario per cogliere le foglie, i frutti e gli insetti di cui si nutrono. I bradipi sono così lenti che le alghe crescono nella loro pelliccia e le falene vi depongono le uova.

Mentre l’Ocelot è un vero e proprio Gattopardo, ed è estremamente veloce nei suoi agguati. Il suo cibo preferito è la carne ed è un felino davvero sveglio e scaltro. Ebbene, queste due creature meravigliose sono state riprese dalle telecamere situate nella Riserva della Biosfera di Yasuní, nell’Ecuador orientale.

un bradipo contro un ocelot

Il team che piazzò le telecamere doveva riprendere, in realtà, un gruppo di primati nelle loro attività quotidiane. E mai si sarebbero aspettati di vedere una scena simile. Ma la zona in cui piazzarono suddette telecamere è ben popolata di specie molto diverse tra loro perché vi sono diversi substrati dai quali attingere del cibo.

“È il luogo più incontaminato che si possa trovare nell’Amazzonia occidentale”, ha dichiarato a Live Science il co-autore Anthony Di Fiore, biologo dell’Università del Texas di Austin.