Cagnolino randagio vaga con un pezzo di pane in bocca perché non sapeva quando sarebbe arrivato il suo prossimo pasto

Un dolcissimo cagnolino randagio è stato visto vagare per le strade con un pezzo di pane in bocca, perché non sapeva dove e quando sarebbe arrivato il suo prossimo pasto.

Si trattava in realtà di una femminuccia, di razza Golden Retriever, anche se quasi non sembrava viste le sue condizioni. Era gravemente denutrita e disidratata, portata sul suo corpo tutti i segni della vita di strada. Non si sa da quanto vivesse in quelle condizioni, ma si pensa si tratti di un abbandono.

Fortunatamente, durante il suo cammino il cagnolino ha incontrato Ayberk Ayar, una grande amante degli animali. L’ha vista con la sua fetta di pane in bocca e ha deciso di salvarla, contattato i Rescuers Without Borders. Si tratta di una squadra addetta alla salvaguardia degli animali in difficoltà, con cui lei stessa collabora.

Siamo sopraffatti dall’interesse per lei e molto entusiasti che avrà una famiglia meravigliosa. Sappiamo che Harper avrà cibo, amore, letti morbidi e massaggi alla pancia per il resto della sua vita. -Ha detto un volontario.

Una volta arrivata in rifugio, è stata inondata di richieste di adozioni da ogni parte del mondo. L’hanno chiamata Harper e la sua nuova famiglia la aspetta in America.

Sta amando la sua vita e ama così tanto la sua famiglia! Ha fratelli pelosi e fratelli umani con cui giocare! Sicuramente vivrà per sempre felice e contenta.

Rescuers Without Borders è un’associazione di volontariato istituita nel 2017. I fondatori sono degli amanti di animali che hanno visto la necessità di aiutare gli animali non solo in America ma anche in altri paesi.

Ci sono ancora tanti cani come lei che sono rimasti indietro. Purtroppo hanno poche speranze di dormire in casa con le loro famiglie o anche solo di sapere come ci si sente ad avere la pancia piena. -Ha detto la portavoce.

Il nostro obiettivo iniziale era sensibilizzare e aiutare 850 cani che vivevano in una discarica a Corum, in Turchia. All’inizio di questo percorso abbiamo messo in rete non solo i cani americani, ma anche i cani di Corum.

Naturalmente, anche se non è semplice, l’obiettivo è che tutti i cani possano avere lo stesso lieto fine della piccola Harper.

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