cane ucraino si mette nella valigia della veterinaria

Cane ucraino che non si fidava di nessuno si rannicchia nella valigia della veterinaria implorandola di restare

Quando la dottoressa Courtney Katsur ha incontrato per la prima volta il cane randagio Lenny, lui non voleva avere niente a che fare con lei. La veterinaria non conosceva il suo passato, sapeva solo che lui era un cane ucraino, sopravvissuto alla guerra e che per colpa di quest’ultima, aveva perso la casa.

cane ucraino si mette nella valigia della veterinaria

Il veterinario ha raccontato a The Dodo:

“Quando sono arrivata lì per la prima volta, era sdraiato accanto a una stufa. Aveva subito un intervento chirurgico, non si era mosso per due giorni ed era diffidente nei confronti di tutti.”

La dottoressa Katsur seguiva le vicende della guerra in Ucraina da casa sua, in Virginia. Si è sempre rifiutata di lavorare in un posto diverso da quello in cui si trovava, o di andare in un posto in cui non voleva andare. Con lo scoppio della guerra però l’esigenza era troppa. Si è chiesta infatti come potesse aiutare. Infatti poco dopo è partita.

cucciolo di cane ucraino

Ha lavorato insieme l’organizzazione britannica Breaking The Chains per fornire agli animali cibo e cure mediche durante la sua permanenza nel paese. La dottoressa Katsur ha aiutato tanti animali durante il suo soggiorno in Ucraina e tutti l’hanno toccata profondamente, e ha riferito che ha pianto quando li ha lasciati. Più di tutti è stato Lenny a commuoverla, un cucciolo di cane che non aveva dato confidenza a nessuno. Ha riferito infatti:

“È saltato nella mia valigia. Saltava e si sdraiava sulla mia branda per coccolarsi, quando prima non voleva nemmeno che un umano lo toccasse.”

cane ucraino entra in valigia

Lenny era passato dalla paura di essere toccato, dalla totale mancanza di fiducia a l’essere un cane affettuoso. Ha fatto una grande trasformazione. E la cosa sorprendente è stata che è diventato un po’ il “capo” della struttura. Infatti da quel momento aveva iniziato a socializzare con tutti.

Alla fine del suo percorso la dottoressa Katsur è tornata negli Stati Uniti per raccogliere fondi e organizzare volontari a distanza. Nei suoi piani futuri però c’è quello di tornare in Ucraina per contribuire ancora una volta con il suo aiuto.

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