Lavori di intrattenimento forzati per un elefante

Dopo 40 anni di lavori di intrattenimento forzati, questo elefante ha assaggiato la libertà per la prima volta

Gli elefanti sono dei meravigliosi mammiferi che popolano le terre dell’Africa e sono degli animali molto longevi, vivono in media fino a 70 anni. Gli elefanti sono dei quadrupedi con carattere docile e molto intelligenti, infatti, per questo motivo, spesso, sono sfruttati per fare lavori di intrattenimento forzati. Quelli che hanno la fortuna di non essere mai catturati, vivono allo stato brado in paesi come la Thailandia.

Lavori di intrattenimento forzati per un elefante

Per molti anni Thong Bai è stato costretto a lavori di intrattenimento forzati

Thong Bai è un dolcissimo elefante, che purtroppo, è stato catturato ed utilizzato per tanto tempo come intrattenimento nei circhi, e come comparsa negli spot pubblicitari. Questo maltrattamento si è protratto per tanti anni, fino ad arrivare a 40 anni di duro lavoro, senza mai essere liberato.

Lavori di intrattenimento forzati per un elefante

Lek Chailert è il fondatore di The Elephant Sanctuary e racconta la storia di questo sfortunato elefante nei suoi post di Facebook. The Elephant Sanctuary è un’associazione che si occupa della salvaguardia e della sicurezza di questi animali.

Thong per molti anni ha lavorato per l’uomo. È stato protagonista di tanti cartelloni pubblicitari, come quello della birra e di alcuni film. Ha anche partecipato a molti matrimoni.

I sostenitori che fanno parte dell’associazione volevano a tutti costi la sua libertà, quindi decidono di incontrarsi con il detentore dell’animale per trattare il suo rilascio. Arrivarono ad un accordo, cioè che all’elefante sarebbe stato permesso vivere in un recinto, ma libero, senza catene. La sua nuova casa fa parte del Surin Project che è una fondazione che si occupa di salvare questa specie animale.

Lavori di intrattenimento forzati per un elefante

Il momento della liberazione è stata una scena molto toccante. Thong era spaesato e nervoso per questa libertà, che non aveva mai avuto. Aveva persino paura ad esplorare la zona senza che qualcuno glielo avesse detto. I suoi sostenitori erano tutti felici di avercela fatta ed averlo visto finalmente senza catene.

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