Alexei a Irpin

Il campione ucraino di striptease ora entra negli edifici bombardati per salvare i gattini

Questa è la storia di un campione ucraino di striptease, Alexei Surovtsev riconosciuto nel 2007 come il miglior spogliarellista in Ucraina, secondo il Global Happenings. L’uomo è diventato un famoso eroe perché ha salvato dei gatti randagi ad Irpin, una città devastata dalle conseguenze dell’invasione russa.

Alexei eroe

Alexei Surovtsev, oltre ad essere un campione di striptease è anche un attore molto conosciuto nel suo paese. In più aveva partecipato alla versione ucraina di Ballando con le stelle e alla serie televisiva Sled . Per l’uomo salvare gli animali indifesi vittime della guerra ora è diventata la sua missione di vita.

Sui social circolava addirittura un video che lo ritraeva mentre salvava dei gattini intrappolati in un edificio nel bel mezzo di un incendio. Nel filmato si vedeva bene Alexei che si prendeva cura degli animali, portandoli a casa sua mentre gli dava del cibo e tante coccole. In un’altra clip, si vedeva Alexei attraversare Irpin devastata dai bombardamenti con gli spari nel sottofondo. Gli stessi bombardamenti che distrussero anche casa sua.

gatti Irpin

Surovtsev aveva postato i video dei suoi salvataggi di animali nella sua pagina social facendo vedere a tutti i cuccioli tratti in salvo. L’attore aveva parlato sui social di venti o trenta salvataggi al giorno, un numero davvero rilevante. I commenti che le persone hanno avuto in merito ai sui post lo ritraggono come un supereroe del nostro tempo. Generalmente Alexei consegnava gli animali tratti in salvo ai loro stessi proprietari o a loro conoscenti. Successivamente i cuccioli venivano portati lontano dai bombardamenti. L’uomo a proposito delle sue azioni aveva commentato:

Si è pericoloso! Sì è difficile! Si fa paura! Ma quando vedi questi occhi spaventati ma felici di vederti, ti rendi conto che non è uno sforzo vano.

Fortunatamente, le forze ucraine hanno respinto la Russia fuori dalla regione e finalmente in quei luoghi i cittadini hanno potuto raccogliere i morti per strada. I soldati russi, infatti, avevano proibito loro di farlo. Il sindaco di Irpin, Oleksandr Markushyn fece subito un bilancio dei danni che la città aveva subito. Dichiarò che in una sola settimana fossero stati uccisi 300 civili e 50 soldati e che il 50% degli edifici erano stati danneggiati. Infine aggiunse che prima del 24 febbraio in città ci fossero 60.000 residenti ad oggi si contano solo 3500 persone e che probabilmente ci sono ancora dei cittadini nascosti nelle cantine degli edifici.

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