La commovente amicizia tra un cane ed un elefante in Thailandia

Thailandia: questa è la storia di un amicizia tra un elefante, Boon Thong ed un cane di nome Pancake. Cane che accompagnerà l’elefante fino al suo ultimo respiro.

Parliamo di un amicizia nata in un santuario, quella tra il cane appartenente al proprietario del santuario ed un elefante. Santuario di Boon Lotts Elephant Sanctuari, in Thailandia in cui vengono a stare tutti gli elefanti tolti dalle mani di persone che non tutelano la loro esistenza. Ed è proprio cosi, che i due amici, si sono conosciuti.

La vita difficile in Thailandia per i due animali

Boon Thong, ha avuto una vita molto difficile, prima di essere adottato dai proprietari del santuario viene sfruttato per circa 30 anni dai suoi vecchi padroni per intrattenere i turisti. Pratiche che tutt’ora son in voga in Thailandia, soprattutto perché il 90% della loro economia dipende solo ed esclusivamente da questo.

Boon Thong, come raccontano i ragazzi che effettivamente lavoravano all’interno del santuario in Thailandia , aveva parecchi problemi. Tra i problemi principali c’era sicuramente la schiena storta, era cieco da un occhio. Tutti problemi che sono stati il frutto dei 30 anni in cui lui ha vissuto schiavo del turismo e dell’uomo. Diversa però non è la storia di Pancake che viene adottato dalla sua padrona poiché è stato lasciato dai suoi proprietari in strada, in balia di sé stesso. E forse è proprio per questo che iniziò l’amicizia tra i due poiché entrambi capirono l’uno il dolore dell’altro.

Di seguito sarà riportato il video di uno degli ultimi momenti di Boon Thong tra la vegetazione del santuario in Thailandia.

Purtroppo però la felicità di Boon Thong fu molto breve. Allo scoccare dei sessant’anni iniziarono a palesarsi tutti i problemi che aveva trascinato in un modo o nell’altro per tanti anni. Cosi decise di lasciarsi andare, si sdraiò a terra cosi come fanno gli elefanti alla fine della loro vita e si lasciò andare. Ovviamente Pancake stette vicino a lui, senza lasciarlo mai. Il suo corpo è sotterrato vicino il santuario, finalmente è libero di non soffrire più.