animale marino

Scoperta una nuova specie di animale marino: alcuni lo chiamano il mostro dell’Artico

Negli abissi più profondi esistono specie di animali marini che mai e poi mai avremmo immaginato esistessero. Una dopo l’altra si scoprono nel modo più incredibile e, a volte anche semplice, che potessimo pensare. Insomma, una scoperta sensazionale quella che ha portato alla luce questa nuovissima specie di animale marino completamente sconosciuto fino a qualche tempo fa. Incredibile come, a distanza di milioni e milioni di anni, la natura ancora riesca a stupirci, non è così? Quindi, che cosa stiamo aspettando? Andiamo a vedere insieme di cosa si tratta e che cosa è effettivamente questo animale molto particolare che qualcuno chiama “mostro dell’Artico”.

un animale marino particolare

Questa nuova specie di animale marino è stata scoperta a largo delle coste dell’Antartide. Ad effettuare la scoperta incredibile furono proprio degli scienziati che lo pescarono con delle reti, grazie ad un imbarcazione costruita appositamente per la ricerca in mare. Questo particolare essere ha ben 20 braccia ed una forma che somiglia alla fragola.

Lo scopo delle spedizioni dei ricercatori, condotte tra il 2008 e il 2017, era la ricerca di animali marini “criptici“: un gruppo noto come Promachocrinus, o stelle piumate antartiche. Questi nuovi esseri sono simili ad alcune specie marine giò conosciute, come le stelle marine e i cetrioli di mare. Essi si distinguono sia per le loro “grandi” dimensioni che per il loro “aspetto ultraterreno” quando nuotano, dichiarano i ricercatori.

un animale marino

Possono vivere ovunque, da 6 metri a circa 6.500 metri sotto la superficie dell’oceano. Gli esemplari portati alla luce durante le spedizioni precedenti erano stati a lungo ritenuti, anche se non verificati, esemplari di questa specie: Promachocrinus.

animale marino a forma di fragola

Fino a questo momento, riconobbero solo una specie di questo genere inequivocabilmente come costituente di questo genere, designata come Promachocrinus kerguelensis. Fortunatamente, ad oggi esistono metodi che possono ricondurci alla singola specie presa in esame. Ricnoscendola anche meglio, ad opera dell’esame del DNA e della morfologia fisica, o forma, di questi organismi.