gatti curare depressione

I 3 modi in cui i gatti aiutano a curare la depressione

Sapevi che i nostri amici pelosetti riescono in qualche modo a curare la nostra depressione?

Ebbene si, i nostri amici a quattro zampe riescono tramite la loro vicinanza ed i loro modi di fare ad alleviare e curare uno stato d’animo per noi molto negativo, la depressione. Quest’ultima può insorgere per molteplici motivi, legati, per esempio ad una non accettazione, uno stato emotivo, un trauma e molto altro, però, in questi casi la vicinanza e l’amore di una persona o in questo caso di un animale può fare davvero la differenza.

gatti curare depressione

Vediamo insieme 3 modi tramite i quali i nostri gatti riescono a farci stare meglio in caso di depressione:

Ci fanno compagnia

Quando si soffre di depressione, si tende molto spesso ad allontanare le persone a noi care, per paura di ferirle in qualche modo e di conseguenza preferendo rimanere soli.

La solitudine in questo caso, non è mai nostra amica, ma per fortuna, chi possiede un gatto in casa, saprà benissimo cosa significa avere compagnia h24.

Anche la sola presenza del nostro pelosetto, può esserci molto di conforto e molto d’aiuto!

gatti curare depressione

Ci fanno sentire importanti

Uno degli aspetti che caratterizza la depressione, è proprio quello di non sentirsi importanti ed utili per nessuno.

Il nostro pelosetto, avendo bisogno di noi durante la giornata per poter mangiare, bere, giocare, essere coccolato e molto altro, tende ad alzare inconsapevolmente la nostra autostima.

Si va ad innescare un meccanismo dentro di noi, dove iniziamo a pensare “Lui ha bisogno di me ed io devo esserci per lui”.

Ci fanno moltissime fusa

Le fusa, sono un po’ il modo del nostro gatto di dirci “Sei importante per me, ti voglio bene”.

Oltre a farci molto piacere, è stato riscontrato, da alcuni ricercatori, che esse siano davvero curative per l’uomo per via del loro suono.

gatti curare depressione

Leggi anche: 8 foto di gatti che, senza un minimo di razionalità, finiscono per cacciarsi in situazioni “interessanti”