Amanda FerraraLa soccorritrice canina Valia Orfanidou, quando viveva nella sua vecchia area a 100 miglia da Atene, era solita portare a spasso i suoi cani in spiaggia la sera. Una di queste sere un cane randagio l’ha inseguita scodinzolando la coda per tutto il tempo.
“Ci aveva identificato bene, oltre a considerare che cercava con impazienza compagnia, si è unito alle persone e ha cercato di adattarsi“, ha detto Valia.
La soccorritrice afferma di essersi spaventata molto, in Grecia la gente è solita assumere un atteggiamento diffidente nei confronti di cani randagi e aggressivi a primo impatto. L’obiettivo della gente comune è proteggere i cani che non ce la fanno in città: disabili, magri o feriti, i bambini e le donne incinte.
I cuccioli smarriti sono molti, non solo in Grecia ma per tutte le strade del mondo. Si tratta di un numero che è destinato ad aumentare se non vengono presi seri provvedimenti. Valia è una soccorritrice che si occupa anche di sensibilizzazione su questo fronte, soprattutto per quanto concerne le vacanze.
Storia del cane randagio
Organizzare una vacanza infatti implica un ritorno a casa in breve tempo onde evitare di trascurare i cani e lasciarli da soli. La stessa Valia è affezionata a questo argomento perché è proprio in vacanza, in riva al mare, che ha incontrato il suo attuale cane di nome Blau.
Un cane randagio, sotto mentite spoglie, ha inseguito la protagonista in riva al mare apparentemente in cerca di soccorso. Aveva 7 mesi, era un cane agitato e forte ma, nonostante volesse la compagnia, non era in grado di allontanarsi dalla riva del mare. Era nata un’amicizia nel giro di pochi secondi.
Valia racconta che ha passato 2 giorni per escogitare un modo per convincere il cane ad allontanarsi da quel luogo e andar via con lei così da coltivare il rapporto e offrire sicurezza a Blau: la missione è andata a buon fine e adesso sono due amici inseparabili che si coccolano in Olanda!
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Anna La Riccia
Emanuele De Sanctis