La storia che stiamo per raccontare parla di un povero cane traumatizzato e di una donna che lo aveva salvato di nome Natalie Olivieri . Era stata proprio la lei a stabilire in base alla sua esperienza che il cane avesse subito maltrattamenti.
Natalie, vicepresidente di Furever Bully Love Rescue, un gruppo di soccorso con sede a Orlando, un giorno incontrò quel cagnolino, che poi chiamò Harper. Il cucciolo si trovava in un grande campo a Redland, in Florida, un posto nel quale vivevano molti cani randagi. La donna infatti aveva raccontato:
Quel posto è praticamente una discarica di cani. Le persone li abbandonano lì.
Oltre al Furever Bully Love Rescue un altro gruppo di soccorso si impegnava a recarsi in quel luogo, era il Redland Rock Pit Abandoned Dog Project. Quest’ultima organizzazione nutriva ogni giorno circa 100 cani donando ogni volta circa 150 kg di crocchette. Jessie Pena, vicepresidente del gruppo, aveva detto:
Ci sono migliaia di cani a Redland. Copriamo solo una piccola area. Ma si tratta di un’area enorme.
A febbraio di quest’anno i due gruppi si erano coalizzati per concentrarsi nella raccolta di cibo da donare ai randagi. Si trattava di un’area difficile da raggiungere attraverso una strada sterrata. I cani avevano imparato a riconoscere i volontari e si avvicinavano per mangiare. Era in quel contesto che Natalie incontrò per la prima volta il piccolo Harper. In merito al loro incontro la donna disse:
Harper è apparso con circa altri cinque cani. Non appena Harper si è avvicinato a noi e ci siamo incontrati, è caduto completamente a terra per la paura.
La donna oltre che ad aver notato il fatto che fosse terrorizzato aveva anche visto delle cicatrici sulla sua testa e raccontò:
È stata decisamente maltrattato e trascurato. Non potevamo lasciarlo lì.
Il gruppo tentò di prendere Harper portandolo al guinzaglio sul furgone ma il cane non voleva muoversi da li. La donna aggiunse:
Dovevamo andare a prendere Harper. Provava così tanta paura che decidemmo di trasportarla mettendola a terra seduta senza trasportino.
Una volta giunti ad Orlando, Harper e gli altri cani presi quel giorno vennero sottoposti ad una visita veterinaria. Dal controllo emerse che il cucciolo soffriva di anemia, vermi e un’infezione ai denti. Grazie a Natalie e i suoi collaboratori il cucciolo ricevette tutte le cure necessarie. Per quanto riguarda la sua indole timorosa ci volle molto tempo affinché guarisse.
Se un soccorritore lo prendeva in braccio tendeva a stringersi forte e in merito a questo anche il presidente dell’associazione, Jennifer Adorno racconto:
Non avevo mai avuto un cane che mi tenesse così stretto.
Natalie aggiunse:
Potrebbe essere che sia in cerca di conforto, oppure si tiene stretta per non cadere. È difficile da dire con cani maltrattati in questo modo.
Visto che le associazioni non avevano un rifugio, Harper andò in affido provvisoriamente con una donna, Cheryl Kessler. Lei raccontava che già dopo pochi giorni il piccolo stava cambiando atteggiamento e sembrava acquisire sicurezza. Cheryl disse a proposito:
Esce dalla sua cuccia tranquillamente e si addormenta sul prato. É bello vedere come si stia pian piano abituando alla nuova vita.
Non appena si sarebbe sentito meglio avrebbero pensato di mandarlo in adozione. Intanto i volontari avevano fatto un grande lavoro su di lui che grazie a loro cambiò completamente la sua vita.
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