Manuel MagariniUna nonna ha salvato un cucciolo di lupo e l’animale due anni dopo l’ha ringraziata.
Gli animali selvatici, così come quelli domestici, non dimenticano le buone azioni che gli esseri umani hanno fatto per loro. E anche a distanza di anni, se ritrovano la persona che ha fatto loro del bene, le mostrano gratitudine per averli tolti dai guai.
Una nonna viveva da sola in uno sperduto villaggio. La comunità locale doveva riscaldare le proprie abitazioni con legna da ardere, che raccoglieva durante il periodo estivo. Ogni giorno lei andava nella foresta e da lì portava pesanti fasci di sterpaglie.
L’anziana andava ogni giorno nella foresta e da lì provvedeva alla raccolta. Un giorno, mentre intraprendeva il solito viaggio, vide un albero morto caduto. Pertanto, iniziò a staccare i rami e, proprio in quel frangente, sentì una specie di guaito.
Vide un cucciolo di lupo in trappola. Provando dispiacere, lo aiutò a liberarsi e la povera creatura la seguì. La nonna non poteva lasciare il cucciolo di lupo malato e perciò se lo portò con sé. Gli fasciò la zampina dolorante e gli diede da mangiare.
Il cucciolo di lupo visse con la nonna per circa un paio di mesi finché non si riprese completamente. La donna gli si affezionò parecchio, ma comprese che era necessario lasciarlo libero, nello stesso luogo dove venne trovato.
A due anni di distanza dalla storia, andò nella foresta a raccogliere la solita sterpaglia. A un certo punto, perse conoscenza e cadde. Nel momento di riaprire gli occhi, diversi cuccioli e un lupo si stavano prendendo cura di lei.
Spaventata, urlò ai predatori di allontanarsi, e obbedirono, recandosi silenziosamente nel bosco. La signora notò che l’animale adulto zoppicava e allora capì: si trattava dello stesso salvato un tempo, con la sua bella cucciolata. In questo modo l’ha potuta ringraziare per ciò che aveva fatto per lei.
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Cristiano Vizzo
Valentina Guerrieri
